“Oggi il Ministro Patuanelli ha fatto affermazioni che lasciano perplessi: afferma infatti che il PITESAI, il piano che deve definire le aree idonee per l’attività estrattiva non vedrà mai la luce, peraltro dopo due anni di stop delle attività dovuto alla relativa moratoria.
Questo perché, afferma sempre il Ministro, verrà approvata una norma tombale che vieterà per sempre l’attività estrattiva nel nostro Paese.
Ricordo al Ministro che il gas è la fonte della transizione energetica che ci dovrà accompagnare ancora per decenni e ricordo al ministro che la filiera tecnologica e produttiva Italiana legata al metano è una delle più avanzate nel mondo. Ricordo anche che non è stato messo in campo alcun tipo di strumento per gestire una transizione di questo settore e che sono 30000 i lavoratori impiegati nel nostro Paese. Se a questo aggiungiamo le spinte incontrollate e contrarie verso progetti innovativi come la cattura della CO2, fondamentale per l’implementazione di una prima importante Hydrogen valley italiana, emerge una preoccupante mancanza di visione e di strategia riguardo a un settore industriale sviluppato e all’avanguardia che deve accompagnare la transizione energetica del Paese e iniziare anch’esso un percorso di riconversione.
Se il Ministro si riferisce al programma di Governo voglio sgombrare subito il campo. È vero che si parla di stop al settore, ma nel quadro di un complessivo stop in tutto il Mediterraneo. Siccome nel Mediterraneo, dalla Croazia all’Egitto, si continua ad estrarre e a cercare gas, il problema resta tutto da discutere.
Le norme comunque le fa il Parlamento e su questo tema avremo modo di fare un approfondimento che spero sia adeguato all’importanza del settore e non ideologico”. Così il senatore del Pd Stefano Collina, vice presidente della commissione Industria a Palazzo Madama, commenta alcune affermazioni del ministro Patuanelli.


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