‘L’aumento di capitale di 300 milioni di euro deciso dal cda della Banca delle Marche con la facoltà di ampliare tale somma fino a 400 milioni viene senz’altro incontro alle necessità finanziarie e aziendali di un istituto di credito davvero importante per l’economia di una Regione che già da troppo tempo deve sopportare gli effetti nefasti della crisi’. Lo dichiara la senatrice del Pd Camilla Fabbri, membro della commissione Industria di Palazzo Madama, che nei giorni scorsi sulla situazione dell’istituto di credito marchigiano ha presentato una mozione firmata anche dai senatori Silvana Amati, Mario Morgoni e Francesco Verducci.
‘Quest’istituto di credito – prosegue Camilla Fabbri – pur non essendo quotato nei mercati regolamentari, requisito sinora normativamente previsto per accedere al sostegno pubblico, ha comunque un flottante tale da consentirle di poter essere a sua volta destinatario di quelle iniziative finanziarie, come ad esempio i Tremonti e i Monti Bonds, finora ingiustamente riservate a banche più grandi ma non radicate nei territori come è invece il caso di Banca delle Marche. Solo così saremo sicuri che questa Banca potrà rilanciare il proprio ruolo di volano di sviluppo a livello locale con l’erogazione del credito necessario alle imprese delle Marche. Per questo – conclude la parlamentare Pd – dobbiamo lavorare tutti insieme per il bene di questa Banca nel rapporto con la comunità’.

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