Il Patto siglato ieri a Genova tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per l’occupazione e la crescita sancisce un’idea di convergenza tra parti sociali già avviata con l’accordo sulla rappresentanza firmato nel maggio scorso. Si tratta, infatti, di un atto di responsabile cooperazione sul tema del lavoro, una priorità decisiva per far uscire il paese dalla crisi e dallo stato depressivo che essa comporta. L’importanza del documento risiede nell’affrontare in maniera specifica le problematiche fiscali che affliggono imprese e lavoratori chiedendo meno tasse sui redditi da lavoro e impresa grazie a un potenziamento delle detrazioni per dipendenti e pensionati e la riduzione dell’Irap. A mio avviso il Governo e il Parlamento, in dialogo con le parti sociali, devono fornire risposte rapide e incisive, in linea con le decisioni già prese nei mesi scorsi, per restituire respiro e coraggio al paese. Quindi ora la responsabilità passa al Governo e alle Camere nella definizione della prossima legge di stabilità. Inoltre è ora anche necessario che essi recepiscano l’intesa sulla rappresentanza del maggio scorso rendendolo così esigibile in ogni settore ed azienda.

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