‘Scongiurato questa mattina in Senato un grave pericolo per le nostre imprese balneari, quando è stato presentato dal senatore Uras un ordine del giorno al decreto Imu-Cig che avrebbe impegnato il Governo a incrementare il canone delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali con finalità turistiche e sportive nella misura non inferiore al 10%. Il governo, meritoriamente, ha ascoltato l’invito mio e di altri parlamentare a soprassedere e non lo ha accettato’. Lo dichiara la senatrice del PD Manuela Granaiola.
‘Il tentato blitz – prosegue la parlamentare democratica – avviene mentre è finalmente in atto presso il Ministero dell’Economia un tavolo tecnico presieduto dal sottosegretario Baretta, al quale partecipano tutte le associazioni di categoria e i parlamentari interessati, i rappresentanti dell’ Anci, del Demanio e dell’Agenzia delle entrate, che sta al momento lavorando sulla gravosa questione dei canoni dell’Osservatorio del Mercato immobiliare, i cosiddetti canoni Omi, che prevedono un aumento degli stessi anche del 500%, naturalmente insostenibili anche per le aziende più resistenti. Quanto meno – conclude Granaiola – oggi si è evitato un ulteriore aggravio’.