‘Ministero al lavoro, me lo aspetto la prossima settimana’
Sull`Opa è in arrivo il decreto del Tesoro. «Il ministero sta scrivendo il provvedimento: me lo aspetto la prossima settimana» ha detto il senatore Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria, in un`intervista al Sole 24 Ore. Il Governo potrebbe usare la golden rute per scoraggiare gli spagnoli? «Sarebbe velleitario e scorretto». 
L`ordine del giorno bi-partisan per la riforma della norma sull`Opa obbligatoria, approvato il 24 ottobre dal Senato, non sembra convincere del tutto l`esecutivo che dovrebbe tradurre in decreto una precedente mozione, di cui era stato primo firmatario il senatore Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria di Palazzo Madama, anch`essa approvata a larghissima maggioranza.
Senatore Mucchetti, secondo fonti di Palazzo Chigi riferite dalle agenzie nei giorni scorsi, il decreto Opa non sarebbe destinato a vedere la luce in tempi brevi.
Le fonti anonime non possono interessare il Senato che con 220 sì, tre voti contrari e tre astenuti ha impegnato il governo sulla riforma dell`Opa. Siamo in una Repubblica parlamentare: è impossibile che il Governo non dia corso a un impegno preso in commissione e poi in aula. Del resto, mi risulta che il ministero dell`Economia stia già scrivendo il provvedimento. Mi aspetto che sia varato la prossima settimana.
Il vice-ministro Antonio Catricalà, che ha delega per le tic, esprime però dubbi sulla tempistica perché un provvedimento urgente andrebbe a incidere direttamente sulla una partita in corso tra Telecom e Telefonica.
È un`opinione rispettabile, ma il Senato la pensa diversamente e il Governo si è detto d`accordo con il Senato.
C`è chi critica le leggi fatte caso per caso.
Capisco, ma il legislatore non opera in vitro. Prende spesso spunto dagli eventi per adottare norme che devono essere erga omnes. Il decreto sui siti di interesse nazionale deriva dall`emergenza Ilva. Ora, i recenti accordi trai soci Telco possono dare luogo al terzo passaggio del controllo di fatto su Telecom Italia senza alcuna offerta ai soci di minoranza che detengono la stragrande maggioranza del capitale. Noi pensiamo che vada posto rimedio a tale discriminazione che indebolisce il mercato e continua a premiare le scatole cinesi. Sarà utile per attrarre capitali dall`estero e non furbacchioni.
Preoccupa un`eccessiva discrezionalità della Consob chiamata a stabilire quando sussista il controllo di fatto.
Il problema della discrezionalità, che genera contenzioso, esiste sempre nell`attività delle Authority. Lo si affronta indicando criteri oggettivi. C`è il controllo quando, in due assemblee ordinarie consecutive, un soggetto o più soggetti in concerto nominano abbastanza amministratori da determinare le deleghe che contano. Entro un mese dal varo del decreto, la Con sob stilerebbe la prima lista, e poi, con cadenza almeno annuale, la aggiornerebbe.
C`è chi invita ad approfondire e a prendersi tutto il tempo necessario.
I sessanta giorni a disposizione per convertire il decreto sono sufficienti. Del resto, la materia non è nuova. Nuova è la svolta che il Senato ha impresso. Invece di allungare furbescamente il brodo, si dica che dobbiamo credere a Telefonica.
Consob ha già chiesto a Telco se controlla e Telco nega.
Con una certa spudoratezza, mi pare ove si guardi al valore di carico con il quale i suoi soci tenevano le azioni. Ricordo che il vec- chio collegio Consob presieduto da Cardia aveva additato il criterio di due assemblee vinte per il controllo di fatto. Abbiamo superato la decina..
Se ora la Consob decretasse l`esistenza del controllo di fatto in capo a Telco, che cosa accadrebbe?
I revisori dovrebbero ingiungere a Telco di consolidare integralmente Telecom Italia e chi acquisisse la maggiorami di Telco dovrebbe a sua volta consolidare.
Per avviare la riforma italiana andrebbe rivista anche la diretti va Ue sull`Opa?
 No. La direttiva Ue consente il pluralismo delle soglie per l`Opa obbligatoria. L`Ungheria ha due soglie fisse. Altri quattro Paesi, tra cui la Spagna, ne hanno una fissa e un`altra determinata dal controllo di fatto.
Telefonica potrebbe contestare un decreto contra aziendam.
Un decreto che si ispira alla legge spagnola? Mi pare forte.
Il premier Letta ha ricordato che la Spagna ha consentito all`Enel di prendersi Endesa.
Ha fatto bene. Enel è stato il cavaliere bianco chiamato dalla Spagna per impedire il take over della tedesca E.On e pronto a fare un`Opa assai generosa In ogni caso, se Telefonica ritenesse di aver già maturato il diritto ad acquisire il controllo di fatto, in spregio alle minoranze, potrà sempre appellarsi a un Tribunale.
 L`obbligo di Opa potrebbe essere assolto con un`offerta carta contro carta?
L`Opa va fatta alle stesse condizioni riservate ai soci di controllo.
 Il Governo sapeva o non sapeva degli accordi che si stavano stringendo in Telco con gli spagnoli?
Il vice-ministro Catricalà lo ha negato di fronte al Senato. Nonposso non crederci. Il Governo potrebbe essere tentato di usare la golden rule per scoraggiare Telefonica? Sarebbe velleitario e scorretto. La golden ride è meno forte della golden share. E non può essere usata a questo fine. Ma poi a che titolo il Governo potrebbe chiamare Alierta per la golden mie? Perchè Alierta verrebbe a esercitare il con- trollo su Telecom. E allora perché mai il principio del controllo di fatto funziona ai fmi della golden ride e nona quelli dell`Opa?
Riferendosi a Telecom-Telefonica,l`ad diMediobancaAlberto Nagel ha detto che la difesa dell`italianità è una fesseria.
Lo scuso. Con questo affare ha dato una sistematina alla trimestrale di Me diobanca. Ma fesseria è parola non appropriata. Nagel dimentica che il primo difensore dell`italianità fu il suo maestro Maranghi sul fronte di Edison e che lui stesso l`ha invocata per sostenere Unipol con Fonsai. In questo caso, poi, non si tratta di difesa dell`italianità, bensì di difesa dell`Italia.
E cioè?
All`Italia interessa avere una multinazionale di tic in grado di dotare il Paese dell`infrastruttura che manca e, al tempo stesso, possa allearsi con un partner nord-americano o asiatico ovvero con un partner europeo che non sia concorrente nelle sue province migliori, come invece è Telefonica.
 Telco è comunque arrivata a fine corsa.
 Ottima notizia: Telefonica dovrà chiarire come risolve i conflitti d`interesse in Telecom, mentre gli altri soci potrebbero nominare un signore in grado di organizzare quella ricapitalizzazione da 5-6 miliardi che servirebbe a ridare un futuro all’azienda. In questo contesto, se lo ritenessero, potrebbero avere un ruolo anche la Cdp e gli investitori istituzionali italiani come le Casse previdenziali.

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