«Governo promosso con qualche riserva». Nelle
nomine per le società pubbliche il presidente della commissione
Industria del Senato, Massimo Mucchetti (Pd), legge un «risultato
importante» ma ha anche il «dubbio di una qualche doppiezza togliattiana».

Perché un risultato importante?

«Il ricambio non era scontato. Appena una mese fa, i consigli
di Eni ed Enel avevano detto sì all`indipendenza del presidente
nella convinzione che gli amministratori delegati sarebbero rimasti
al loro posto. A favore della continuità erano in tanti, a
partire dalle banche d`affari che avevano avuto incarichi e commissioni. Avrei tuttavia salvato uno o
due meritevoli per evitare il sospetto di spoils system».

E la doppiezza togliattiana?

«Descalzi all`Eni sembra segnare una
continuità. Sembra. Il rinnovamento è
nelle mani del presidente Marcegaglia.
Forza Emma, fatti dare il riporto dell`audit
negato al tuo predecessore Giuseppe Recchi».

A che serve la responsabilità sulll`audit (il controllo indipendente,
ndr)?

«Ad aprire i cassetti. Per esempio
quelli della sede di Mosca. Il rinnovamento sarà totale solo se Descalzi non li
vorrà tenere chiusi. E se correggerà la
strategia scaroniana basata sulla finanza come si vede dai conti degli ultimi
anni».
Le donne ci sono ma nel ruolo di
presidente. Va bene così?

«Nelle spa alle donne vengono affidati
principalmente i collegi sindacali e ruoli di controllo. Qui sono presidenti,
non capi azienda. Mi auguro che siano Giornalista
presidenti pesanti; la prossima volta Fla iniziato
avanti con donne ad».
 E l`età? I nuovi vertici sono più giovani, ma neanche tanto.

«L`età è un criterio interessante, non stato
decisivo. Enel ed Eni non sono inven- vicedirettore
zioni di ragazzi come Google o Facebook. Il più grande investitore del vicedirettore ad
mondo si chiama Warren Buffet ed è personam del
vecchiotto». Quali nomi la convincono di più?

«Starace, per esempio, è una scelta
che promette una svolta rispetto alla gestione uscente. Ma perché
non confermare il presidente Paolo Andrea Colombo che
all`Enel ha fatto buona governance e prima, da consigliere Eni,
aveva fermato affari equivoci con la Russia di Putin? Per Grieco,
che viene da una piccola azienda, un benchmark impegnativo».

Moretti promosso a Finmeccanica. Scelta giusta?

«E un manager di grande valore, come anche Alessandro
Pansa che aveva fatto bene ed era rimasto del tutto indenne dalle inchieste giudiziarie. Bisognerà vedere se Moretti confermerà
il piano industriale di Pansa, approvato dal governo, o se lo
modificherà, specialmente in relazione al sistema Ansaldo».

E le Ferrovie?

«La probabile promozione ad amministratore delegato di
Michele Mario Elia fa pensare alla continuità. Il trasferimento di
Moretti sembra non ammorbidire la competizione con la Ntv sull`alta velocità».

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