‘Sono destinati alle bonifiche e all’Aia’.
‘Il decreto Ilva, all’esame delle commissioni Ambiente e Industria del Senato, è una grande occasione per vincere a Taranto la sfida del lavoro e dell’ambiente. Per questo contiene anche norme necessarie ad accelerare il rientro dei 2 miliardi di capitali sequestrati ai Riva in conti svizzeri e destinati alle bonifiche e alle prescrizioni dell’Autorizzazione Ambientale integrata. Un miliardo e duecento milioni dei quali immediatamente utilizzabili. E’ un provvedimento che, nel complesso, sblocca il risanamento dell’Ilva e costituisce un passo avanti per ribadire il principio che ‘chi inquina paga’. Lo dice la senatrice Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie e componente della commissione Ambiente.
‘I fondi sequestrati alla famiglia Riva – spiega Laura Puppato – sono in buona parte detenuti in trust gestiti da banche svizzere e per questo è stata attivata una procedura di rientro in Italia. In audizione presso la Commissione Ecomafie, Francesco Greco, coordinatore del dipartimento diritto penale dell’economia, affari civili societari, reati fallimentari della Procura di Milano ha chiarito che il rientro di queste somme è stato in parte sospeso dalle norme sull’antiriciclaggio. Nel decreto, che presto verrà approvato dal Senato, viene risolto anche questo problema, oltre a molti altri quali garantire i fondi destinati per l’acquisto merci, per i fornitori e i dipendenti, viene dunque accelerato il rientro di capitali, che comunque sono già destinati con chiarezza a bonifiche ed efficientamento degli impianti. Quella dell’Ilva, come ha chiarito più volte Renzi, è una grande sfida per coniugare ambiente, salute e lavoro. Un obiettivo – conclude Laura Puppato – che verrà centrato anche con l’approvazione del disegno di legge, che l’aula del Senato approverà questa settimana, che istituisce 4 nuovi reati ambientali, tra cui quelli di inquinamento ambientale e di disastro ambientale’.

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