“È urgente far ripartire il dibattito parlamentare sul ddl sulla regolamentazione delle lobby, fintanto che non avremo una legge chiara continueranno ad esistere zone d’ombra e casi come quello che ha coinvolto la ex-ministra Guidi purtroppo si ripeteranno”. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato.

“Ci sono alcuni disegni di legge fermi in Commissione Affari Costituzionali al Senato – prosegue Puppato – tra i quali uno depositato da me, che ha avuto apprezzamenti da docenti della Luiss e da giornali specializzati, poi il discorso si è fermato per i lavori sulla riforma costituzionale. Ma è fondamentale riprendere subito l’iter: sono le stesse società di lobbying a chiederci una regolamentazione, per poter svolgere il proprio lavoro in maniera trasparente ed efficace. L’azione di lobbying è associata a livello culturale al malaffare, invece se correttamente regolamentata, come già accade in molti paesi occidentali,  difende interessi legittimi e contribuisce alla formazione di leggi più complete e giuste.  Non possiamo trovarci, come ho più volte denunciato, con le pressioni delle più diverse e imprecisate figure ad attenderci fuori dalle porte delle commissioni, o venire sollecitati per telefono, sempre col timore di parlare con la persona ‘sbagliata’. Dobbiamo lavorare nelle istituzioni a testa alta, nella trasparenza e correttezza anche formale, garanzie che solo un registro dei lobbisti presso ANAC può dare. Finché non avremo una legge – ha concluso la senatrice Puppato – sarà difficile discernere i tanti che svolgono il proprio lavoro di lobbying in modo corretto e trasparente, difendendo interessi legittimi, da chi invece cerca di spingere interessi particolari e poco trasparenti”.

 

 


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