‘Occorre aprire una discussione sulle camere di commercio per una riforma profonda del settore correggendo le storture, senza disperdere il patrimonio costruito in questi anni e possibilmente migliorando il sistema’. Lo dichiara il senatore del Pd Giancarlo Sangalli, vicepresidente della commissione Bilancio, in un’intervista al quotidiano Italia Oggi.
‘Innanzitutto – propone Sangalli – bisogna rivedere il numero delle camere per fargli assumere un profilo omogeneo. In Emilia Romagna, per fare un esempio, una camera potrebbe dedicarsi al manifatturiero e coprire Bologna, Modena e Reggio; Parma e Piacenza dovrebbero seguire con la loro camera la propria vocazione agroalimentare mentre la Romagna dovrebbe seguire quella turistica, Tre aeree e tre sole camere, meno della metà delle attuali presenti nella Regione’. Questa ricetta, da estendersi a livello nazionale, prosegue il parlamentare democratico, ‘deve essere accompagnata da un aumento dell’efficienza, sia per quanto riguarda la promozione che la competitività, che l’internazionalizzazione. In quest’ottica, la privatizzazione sarebbe un errore gravissimo, poiché solo con un ambito pubblico si può garantire la più totale trasparenza sulle imprese, grazie al registro, evitando così che per fare affari occorra assumere un detective’. In passato, conclude Sangalli, ‘sono stati fatti errori da parte di un sistema che avrebbe dovuto autoriformarsi, il premier Renzi ha il merito d’aver aperto drasticamente il dibattito’.

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