‘Gli effetti della crisi economica hanno determinato che numerose aree industriali del Paese sono ormai prive di imprese operative e molte altre hanno perso o stanno perdendo imprese. Si assiste, insomma, ad un fenomeno di dismissione industriale che necessita, oltre a politiche macro economiche e riforme strutturali capaci di agganciare i segnali di ripresa continentali, di una politica di riconversione o riqualificazione delle aree dismesse per restituirle alla collettività, anche in termini occupazionali.’ Lo dichiara il senatore del Partito democratico, Francesco Scalia, che ha sottoscritto un disegno di legge, a prima firma della senatrice Camilla Fabbri, finalizzato al recupero delle aree industriali dismesse.
‘Il ddl Fabbri si pone l’obiettivo del recupero delle aree industriali colpite dagli effetti della crisi per avviarle a nuova vita attraverso la riconversione e il recupero degli immobili e dei terreni per nuovi utilizzi produttivi, residenziali e sociali. Il fondo statale previsto è di 150 milioni per il triennio 2015-2017 e andrà a cofinanziare le iniziative che le regioni di concerto con i comuni avranno individuato a seguito di una mappatura delle aree industriali dismesse su i propri territori.’
‘La regione Lazio è avanti da questo punto di vista, avendo già attivato una misura simile voluta dal governatore Zingaretti che ha individuato i siti industriali su cui intervenire per riconvertirli, come nel caso della Videocon nel territorio di Anagni. Anche per questo ho sottoscritto il ddl della Fabbri e spero che possa arrivare velocemente ad essere approvato.’

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