Le esportazioni legate all’industria aerospaziale assicurano 7 miliardi di euro all’anno
L’attenzione dedicata sul numero in edicola ieri dall`Unità al tema Ue nello spazio coglie un interesse crescente nel Paese, grazie soprattutto a imprese come quelle di Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, verso l`importanza strategica di un settore per troppo tempo relegato ai margini sia dell`iniziativa istituzionale che nell`ambito delle stesse politiche industriali e della ricerca.
Il Parlamento sta provando a fare la sua parte. Proprio in queste settimane il Senato sta discutendo alcuni disegni di legge sul tema, tra cui uno a mia prima firma presentato per conto del gruppo del PD, che mirano a dare centralità alle politiche spaziali e aerospaziali di casa nostra, raccogliendo un consenso largo presso tutti i gruppi politici grazie al quale siamo giunti ad un testo unificato.
Rilanciare le competenze scientifiche nazionali su questo terreno rappresenta una vera sfida che l`Italia può vincere, soprattutto se riuscirà ad adeguare la propria politica a un nuovo modello di governance del comparto, colmando il divario di circa trent`anni di inattività legislativa in questo ambito.
Per prima cosa serve una cabina di regia unitaria. Per questo il provvedimento punta ad attribuire al capo del governo la direzione, la responsabilità e il coordinamento di tutte le politiche di settore. Presso la presidenza del Consiglio va istituito un Comitato interministeriale presieduto dal premier e con competenze molto ampie per garantire il coordinamento di una materia che spazia tra più ambiti e dicasteri e che fa della interdisciplinarità un elemento fondamentale. Cuore del tutto è sostenere l`innovazione e la ricerca di un settore in cui l`Italia presenta già ora numerosi esempi di eccellenza ma che rischiano di essere in larga parte vanificati dall`assenza di una vera strategia e di una adeguata politica industriale.
Parlare di spazio e aerospazio significa: un giro di affari annuale pari all`a del Pil, che investe in ricerca e sviluppo mediamente il 12% dei ricavi con l`obiettivo di assicurare il mantenimento di un significativo livello di competitività internazionale; occupazione di oltre 50mila addetti di altissima professionalità (oltre 20mila ingegneri operanti in centri di ricerca, laboratori, impianti produttivi); un indotto con oltre 150mila addetti. Le industrie dell`aerospazio e dell`elettronica high-tech assicurano anche un contributo fondamentale alla bilancia commerciale del Paese con esportazioni pari a circa 7 miliardi di curo l`anno.
 Insomma, si tratta di un comparto fondamentale per l`intera economia nazionale visto che buona parte delle tecnologie sviluppate spesso è trasferita ad altri settori produttivi. L`idea base è dunque la valorizzazione di questa nostra ‘filiera’, integrando e promuovendo, attraverso l`opera di coordinamento del Comitato, lo sviluppo di Le esportazioni legate all`industria aerospaziale assicurano 7 miliardi di giuro l`anno competenze, processi e tecnologie vitali per l`economia nel suo complesso. L`ambizione è giungere ad elaborare, con l`ausilio di tutti i soggetti istituzionali preposti al governo del settore e delle aziende di riferimento, una policy comune. Solo in questo modo sarà possibile avere una visione strategica a cui riferire programmi, competenze e assetti produttivi tra le varie componenti nazionali (Istituzioni, Utilizzatori, Industrie, Università, Centri di ricerca, Distretti, Istituti finanziari).
Alle considerazioni di governance ne vanno aggiunte altre che coinvolgono il nostro interesse nazionale, la necessità cioè di tenere l`Italia in gioco nella partita globale che si sta sempre più sviluppando in questi ultimi anni verso lo spazio, inteso qui non come una generica indicazione di luogo ‘oltre la Terra’ ma come uno specifico ambito dove già ora sta prendendo vita una grande competizione tecnologica.
Per ottenere risultati ‘spaziali’ purtroppo non basta dotare l`Italia di strumenti e valorizzare il settore dell`innovazione e della ricerca. Serve una strategia di lungo pericolo che allinei l`Italia agli altri Paesi già attivi in questa sfida. Lo sviluppo del settore comporta un gran numero di investimenti e, in questo senso, l`idea di partnership e di alleanze con altre aziende e governi, soprattutto in ambito Ue, è fondamentale per poter stendere piani di lungo respiro capaci di resistere ai cambiamenti politici e alle mutate condizioni economiche.
Nel frattempo però concentriamoci sulla necessità di dotare l`Italia di strumenti adeguati per il settore, che è lo scopo principale del lavoro che si sta svolgendo in Parlamento. E a questo fine, l`apporto dei media può essere davvero importante per un obiettivo quale quello di imprimere forza alla corsa italiana verso lo spazio.

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