Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali

Premesso che:
 l’Agenzia di stampa ANSA è la principale agenzia di stampa italiana;
la redazione di questa agenzia, composta da 320 giornalisti, è l’unica con presenza nelle regioni italiane e nelle capitali estere;
il Consiglio di redazione, dopo aver respinto un piano di riorganizzazione presentato dall’azienda che prevede 65 esuberi e un bilancio in rosso di 5 milioni di euro, ha annunciato uno sciopero di 10 giorni;
 l’azienda punta a un nuovo orientamento di molti prodotti ma, soprattutto, a una serie di tagli alle redazioni, ai collaboratori, alle trasferte, che rischiano di compromettere il suo ruolo centrale nel sistema dell’informazione italiano;

considerato che:
l’ANSA ha delle convenzioni con il Governo italiano;
da 20 anni proseguono i tagli delle predette convenzioni che, nel 2015, sono stati del 5%;
a questi si sono aggiunti un aumento dei costi del lavoro giornalistico e una diminuzione dei ricavi con un minor gettito derivante dagli abbonamenti dei giornali soci;
tutto questo dopo due stati di crisi consecutivi, con conseguente uscita dall’agenzia di circa cento giornalisti in prepensionamento e conseguente aggravio del lavoro di redazione;
la prospettiva di contratti di solidarietà per due anni – evocata dall’azienda – rappresenta per i dipendenti un salto nel buio, soprattutto per un’agenzia che è già di fronte a condizioni di lavoro già pesanti in molte redazioni, uffici regionali ridotti al minimo, sedi estere cancellate o ridimensionate fino ad avere il giornalista senza una redazione;
la qualità del lavoro e dei prodotti, dopo anni di questa gestione, ha già pesantemente risentito di questo stato di cose;
oggi, con eliminazione dei collaboratori, il divieto di operare ore di straordinario, il taglio delle trasferte e dei budget di redazione, la capacità produttiva dell’azienda rischia di risultare gravemente compromessa;
 il Comitato di redazione, su mandato unanime dell’assemblea dei redattori, ha dichiarato uno sciopero immediato, il primo di un pacchetto di dieci giorni, già affidati alla rappresentanza sindacale;
tutto questo mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha varato nei giorni scorsi, dopo mesi di confronti, una riforma del sistema delle convenzioni con le agenzie di stampa che, negli ultimi anni, hanno subito ripetuti e pesanti tagli;

si chiede di sapere:
se quanto esposto in premessa corrisponda ai fatti;
se il Governo intenda porre in essere iniziative di monitoraggio dello stato di salute del comparto;
se lo stesso intenda intervenire a garanzia del diritto all’informazione nel nostro Paese.

Fabbri, Russo, Verducci


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