“Oggi una donna su tre è vittima di violenza domestica e dall’inizio dell’anno sono state uccise dai propri compagni o mariti 32 donne. Per ogni vittima di violenza o femminicidio ci sono interi nuclei familiari nell’orrore in un drammatico contagio perverso. Numeri impressionanti su cui non bastano vuote formule retoriche e neppure misure come il bollino rosso che sono meri spot elettorali. Il contrasto della violenza maschile sulle donne richiede un impegno politico autentico e corale, oltre ogni propaganda”. Lo dichiara la senatrice del Pd Vanna Iori.
“Nella scorsa legislatura – aggiunge – la commissione d’inchiesta sul Femminicidio del Senato ha votato all’unanimità delle indicazioni utili. È emerso come la precedenza dei procedimenti, data dalla legge 119 emanata dal Governo Letta, stia funzionando molto bene accorciando i tempi per arrivare a sentenza definitiva. Ma oggi ciò che serve è insistere sull’ investimento nella formazione delle Forze dell’ordine e degli operatori di giustizia che devono applicarle senza indugio, sui centri anti violenza che sostengono le donne ancor prima della denuncia, sui percorsi per l’autonomia abitativa e lavorativa delle donne che vogliono liberarsi dalla violenza domestica e sull’educazione all’affettività e ai sentimenti che deve partire dalle scuole”.


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