“Il tema dell’autonomia differenziata interroga la nostra coscienza: istituzionale, politica, civica e personale. Il governo e la sua maggioranza stanno ponendo le basi per un nuovo e pericoloso terreno di scontro su temi delicatissimi, a partire dalla sanità e dalla scuola pubblica. Con l’autonomia differenziata, infatti, si andrebbe a determinare una divaricazione insanabile, ingiusta e imperdonabile, proprio a discapito dell’eguaglianza nei diritti”. Lo afferma il senatore del Pd Nicola Irto intervenendo in aula a Palazzo Madama.
“Tutti gli indicatori economici segnalano l’aumento della forbice che separa le regioni del Nord da quelle del Mezzogiorno sui livelli di ricchezza, di benessere, di occupazione e di opportunità.
“Un dato che ci inquieta e ci scuote tutti in profondità è quello legato alla fuga dei giovani che negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno: sono circa 900 mila, un quarto dei quali laureati.
E ancora, la mobilità sanitaria nel 2022 ha oltrepassato in Italia i 4,3 miliardi” sottolinea Irto, che conclude: “Con questo DDL e una buona dose di falsità politica, il governo di centrodestra, allergico alla storia e all’unità nazionale, impone uno strumento per depredare il Sud, facendolo passare per inferiore, arretrato e perduto. Chi nasce al sud non può essere meno fortunato di chi nasce altrove. E’ inaccettabile e diremo no in tutte le forme possibili”.


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