“Noi facciamo i legislatori e ci dobbiamo preoccupare di scrivere norme sostenibili. Abbiamo compreso le ragioni di Sala, ma in Senato stavamo lavorando a modifiche”. Nicola Irto, segretario regionale del Pd Calabria e capogruppo dem in commissione Ambiente, è tra quelli nel Pd che fin dall`inizio erano perplessi sul Salva-Milano.
Senatore, com`è andato l`iter della legge?
Abbiamo fatto un`importante scelta di soggetti da audire, per approfondire il testo in maniera chiara e dettagliata.
Alla Camera, però, il Pd aveva votato con la maggioranza. Perché?
Viviamo in un sistema parlamentare bicamerale. Alla Camera si è votato per sostenere i tentativi dell`amministrazione di Milano per completare alcuni interventi urbani sospesi. Serviva più tempo, l`iter alla Camera era terminato e servivano gli approfondimenti dell`impatto della norma.
In Senato avete preso tempo, senza fermare la legge. E poi è arrivata l`inchiesta.
Nell`iter, grazie alle audizioni chieste dal Pd, ci siamo resi conto di alcune criticità. Stavamo preparando emendamenti che cambiavano il testo per evitare norme estensive a tutta l`Italia, così come modifiche che miravano alla casa, al social housing, al caro affitti. L`inchiesta impone lo stop al provvedimento, come detto anche dal Comune.
I punti più critici?
Le audizioni hanno evidenziato molti problemi. La norma aveva un impatto su tutto il territorio nazionale. Si rischiava di avere in alcune aree un sistema urbanistico non ordinato. E arrivare a una de- regulation che rischiava di impattare su molti territori dove sul piano tecnico si soffre. In tutta Italia, non solo al Sud.
Come risponderebbe a chi dice che Sala scriveva la legge per conto degli indagati?
Non rispondo a provocazioni che offendono il sindaco di Milano. Bene ha fatto l`amministrazione a costituirsi parte civile.
Elly Schlein è stata in silenzio per settimane, ma alla Camera aveva avallato il sì del Pd.
La segretaria è stata sempre molto chiara e netta. Mercoledì ha evidenziato che l`iter per noi si ferma qui. Il Pd non alimenterà mai scontri con altri poteri dello Stato, come la magistratura.
La maggioranza andrà avanti?
Vedremo cosa intende fare, al momento non abbiamo alcuna notizia.