“Il Governo presenta un provvedimento che arriva tardi, vale poco e che peggiora le cose. Siamo chiamati ad esprimerci su un decreto che avrebbe dovuto aiutare milioni di famiglie italiane e dare ossigeno a imprese soffocate dai costi dell’energia, invece ci troviamo di fronte a una sceneggiata e all’ennesimo cerotto usato sopra una ferita enorme”. Lo dichiara il senatore del Pd Nicola Irto, capogruppo in Commissione Ambiente, energia e lavori pubblici a Palazzo Madama, intervenendo in dichiarazione di voto sul dl bollette in corso al Senato.
“Un decreto – aggiunge il parlamentare – che non aiuta chi ha bisogno, ma protegge chi ha già tutto. Che parla di bollette, ma non ha idea di che cosa voglia dire riceverne una da 600 euro e non sapere come pagarla, perché nel nostro Paese, le bollette sono ancora le più alte d’Europa. Rispetto a un anno fa, i prezzi del gas e dell’energia elettrica sono cresciuti rispettivamente del 104% e del 76%. Si tratta di aumenti paurosi che le famiglie hanno sentito ogni giorno. Aumenti che hanno mandato in crisi piccole imprese, bar, ristoranti, botteghe, forni, artigiani, commercianti, agricoltori”.
“Nonostante questo quadro tragico, il Governo parla di successo, senza pudore e senza coscienza.
Ha bocciato tutte le nostre proposte. Gli incentivi per l’autoconsumo, il rafforzamento dell’Acquirente Unico, gli aiuti al commercio, al turismo, al termale, al tessile. Ha respinto le semplificazioni per le comunità energetiche, i bonus per le case green, gli investimenti pubblici per l’efficientamento dell’edilizia residenziale. E come se non bastasse, in questo decreto c’è una norma che permette di scaricare sulle bollette dei cittadini i costi delle concessioni. In Italia si potrà così aumentare la bolletta per coprire i costi di concessione. Una scelta senza precedenti, una vergogna vera”.
“Questo non è un decreto. È un manifesto dell’indifferenza. È la dimostrazione della lontananza del governo dalla realtà”, conclude Irto.


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