“La tenuta del sistema calabrese
dell’assistenza sanitaria territoriale non può prescindere da
iniziative di salvaguardia delle postazioni della Continuità
assistenziale, che rischiano di essere tagliate e accorpate in
virtù di un’insana logica, in atto da quasi 15 anni, di
smantellamento della sanità pubblica regionale, in base alla
quale si possono caricare i cittadini di nuovi costi individuali
e sociali, in realtà insopportabili”. Così il senatore calabrese
Nicola Irto, segretario regionale del Pd, che aggiunge: “C’è il
rischio che presto ci sia, nella regione, un’ulteriore perdita di
sedi della guardia medica, indispensabili soprattutto nelle aree
lontane dai presidi ospedalieri e con gravi difficoltà di
collegamento ai centri più grandi”.
“Di fronte alle pesanti carenze di tutele sanitarie nelle aree
interne e periferiche, il presidente della Regione Calabria –
osserva Irto – ha il dovere, nella sua veste di commissario del
governo, di redistribuire in maniera diversa le risorse
disponibili, investendo con priorità nei servizi di base come
l’ex Guardia medica”.


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