“Altro che risultati, la
situazione delle liste d’attesa in Calabria è drammatica e i
governi nazionale e regionale dovrebbero chiedere scusa”. Così,
senatore Nicola Irto, segretario del Pd calabrese che aggiunge:
“I cittadini continuano ad aspettare troppo. In Calabria, i tempi
sono spesso doppi rispetto ai limiti stabiliti dalla legge: 190
giorni per una colonscopia e fino a un anno per una mammografia.
Questo mentre l’89 per cento delle risorse assegnate alla Regione
per abbattere le liste è rimasto inutilizzato. Parliamo di oltre
38 milioni di euro su 43, fermi nelle casse regionali, mentre la
gente aspetta, soffre e spesso rinuncia a curarsi”.
“Chi non può permettersi di pagare una visita privata è
costretto a rinunciare alle cure o – evidenza Irto – ad aspettare
tempi incompatibili con le proprie condizioni di salute. È una
vergogna istituzionale che colpisce soprattutto gli anziani, i
malati cronici e tutte le persone più fragili. Non è ammissibile
che la Regione Calabria, guidata dal centrodestra, continui a
fare annunci e propaganda mentre i reparti scoppiano, mancano
centinaia di medici e gli utenti vengono dirottati sul privato”.
“Se un cittadino non riceve nei tempi una prestazione, il
sistema pubblico – conclude – deve garantire subito prestazioni
gratuite intra moenia o con una convenzione, proprio come
previsto dalla legge”.