‘La scuola ha influito sulle scelte personali e sulla formazione individuale di ciascuno e ha contribuito a costruire la società nelle sue diverse stratificazioni. Il recupero della memoria della scuola non è, quindi, un’operazione folkloristica o nostalgica, ma un invito a conoscere il passato, ad avere memoria di ciò che è stato, in positivo e in negativo, per comprendere meglio il presente e progettare il futuro’. Lo ha dichiarato la senatrice del Partito Democratico, Silvana Amati, intervenendo al dibattito ‘La memoria e l’immagine della scuola’, che si è svolto questa mattina nella sala Zuccari del Senato e al quale hanno partecipato anche il ministro Carrozza e il presidente Grasso. Al centro dell’incontro l’importanza del recupero degli archivi scolastici, prezioso patrimonio storico fatto di libri e documentazione di vario genere, di cui è stata esposta un’anteprima. Poiché l’iniziativa si inserisce nel percorso culturale ‘La memoria e l’immagine’, che da anni il Senato organizza per sottolineare il valore della memoria nella formazione della coscienza civile del nostro Paese, è stato proiettato anche un filmato realizzato dagli studenti, sulle ‘Pietre d’inciampo’, collocate ogni anno dall’artista tedesco Gunter Demnig sul marciapiede di fronte alla casa in cui hanno vissuto i deportati.’Ci è sembrato importante proiettarlo – conclude la senatrice Amati – perché siamo in prossimità della commemorazione della deportazione degli ebrei di Roma, di cui quest’anno ricorre il 70esimo, e perché crediamo che anche questo serva a rendere indistruttibile la memoria per le nuove generazioni’.

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