“Il Governo si faccia garante del processo di stabilizzazione interno all’Ente di ricerca così come indicato dalla Legge Madia. Lo prevede la norma e le risorse necessarie sono già disponibili. La ricerca è il futuro del Paese e chi ha scelto di operare in Italia deve poter scegliere di restare”. Così nell’interrogazione dei senatori Pd depositata stamane, prima firma la senatrice Teresa Bellanova, dove si raccoglie il disagio delle decine e decine di ricercatori e ricercatrici Cnr, moltissimi di loro ritornati in Italia da prestigiosi Centri di ricerca internazionali e ora nel cosiddetto “limbo dei precari sospesi”, che sollecitano ormai da tempo la stabilizzazione.
“Il CNR può stabilizzare le ricercatrici e i ricercatori precari applicando la norma Madia”, afferma la senatrice Teresa Bellanova, “e utilizzando le risorse già stanziate. Parliamo di complessivi circa 100milioni che non devono, assolutamente, essere ridotti stornando la quota parte di cofinanziamento cui l’Ente deve ottemperare. Per questo chiediamo al Governo di garantire questo processo, definito per legge, e di vigilare perché le ricercatrici e i ricercatori, oggi precari e sottoposti a inqualificabili rinnovi contrattuali anche di 15 giorni, possano tranquillamente pensare che la ricerca è il loro futuro qui in Italia, senza essere costretti a fare valigie rivolgendosi altrove”.
“Questo Paese ha bisogno come il pane di ricerca e innovazione, e noi non possiamo assolutamente tradire la fiducia di chi, invogliato anche dalle politiche precedenti messe in campo dai nostri governi, ha scelto di tornare.
Significherebbe venire meno a un patto generazionale e tradire generosità, intelligenza, competenze. L’unica cosa che non possiamo permetterci”.


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