‘ Il decreto Bray risponde all’emergenza del mondo della cultura del nostro Paese, indicando una strada lodevole e virtuosa che può significare molto per tutto il sistema Italia’.
Cosi la senatrice Pd Elena Ferrara, sul decreto Bray all’esame dell’Aula del Senato.

‘Il provvedimento – prosegue Ferrara – rappresenta una presa di coscienza significativa per un Paese che non guarda abbastanza al suo patrimonio storico, artistico e intellettuale. Perche’ la cultura possa diventare un valore, anche economico, bisogna prima ‘fare cultura’, mettendo a sistema le arti con la formazione. Ben venga quindi il rapporto tra istituzioni scolastiche e dimensione culturale che questo decreto riprende in diversi punti. E’ necessario riconsegnare attivita’ come la musica e il teatro ai piu’ giovani, anche in ambito scolastico. Diffondere l’insegnamento musicale nelle scuole porterebbe gli studenti a meglio comprendere la storia del nostro Paese, contribuendo alla formazione dei nostri ragazzi anche in termini sociali’.

‘Una sistematica formazione in musica, danza e teatro, che oggi in Italia non abbiamo strutturalmente a sistema, aprirebbe – conclude la senatrice Pd – una prospettiva utile perche’ garantirebbe un pubblico acculturato, una fruizione critica e consapevole nella produzione artistica’.


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