“I dati di oggi sul cyberbullismo sono allarmanti. Complice il massiccio ricorso al digitale a causa del Covid, nel 2020 diminuiscono gli episodi ma si abbassa l’età delle vittime, con il raddoppio di quelle al di sotto dei 9 anni. La pandemia sta determinando per bambini e giovani una condizione di profondo isolamento e solitudine che sta conducendo a un ripiegamento sempre maggiore sui social, dove aumentano i rischi di ogni natura. I numeri raccontano di un fenomeno strutturale che va sradicato attraverso un maggiore investimento sull’istruzione, su politiche di sensibilizzazione e sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno affinché il Web sia un luogo sicuro e positivo, fonte di opportunità e non di rischi”. Lo dice la senatrice del Pd Vanna Iori. “siamo di fronte ad un’emergenza educativa – prosegue Iori – La tecnologia deve essere un’alleata nell’apprendimento e nella crescita dei nostri bambini e dei nostri giovani e non uno strumento di sopraffazione che crea dolore. Il suo uso impone diritti e doveri, perché ciò che accade sulla rete ha una ricaduta nella vita quotidiana e incide sul senso del nostro stare insieme”.


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