‘Non temiamo i ricorsi’
Dalla piazza sono arrivati soltanto slogan, ora vogliamo ascoltare chi ha partecipato allo sciopero per entrare nel merito delle singole questioni e capire quali sono i punti contestati del disegno di legge sulla Buona scuola». Il giorno dopo la mobilitazione di studenti e insegnanti, la responsabile Scuola del Partito democratico, la senatrice Francesca Puglisi, apre al dialogo ma conferma la linea della fermezza scelta dal governo.
Come si riparte dopo lo sciopero?
Noi confermiamo la bontà delle nostre proposte, che prevedono un importante investimento di tre miliardi di euro sulla scuola e l`assunzione di 100mila insegnanti. Noi ripartiamo da qui, ma siamo disponibili ad ascoltare le ragioni di chi è sceso in piazza. A partire, però, da una corretta informazione, perché crediamo in ciò che facciamo. Chiediamo insomma di andare al di là degli slogan.
Uno degli aspetti critici riguarda, appunto, le assunzioni: conferma che saranno 100.701 o potranno anche aumentare?
Il numero resterà quello, non c`è alcuna possibilità che aumenti.
Siete quindi pronti ad assumervi il rischio dei ricorsi già minacciati dai precari?
Su questo punto siamo molto tranquilli. Il nostro obiettivo è svuotare le Graduatorie ad esaurimento e non crediamo che questo ci esponga al rischio ricorsi. Siamo convinti di ciò che facciamo e decisi di andare avanti. Poi è chiaro: i precari sono mezzo milione e noi ne  stabilizziamo 100mila. È naturale che gli altri 400mila si arrabbino. Noi, però, confermiamo che saranno assunti soltanto i precari di prima fascia. Su questo aspetto non è possibile alcun ripensamento.
E sul ruolo dei presidi?
Abbiamo già apportato modifiche al testo e in Commissione è stato approvato un emendamento del Pd che rimette nelle mani del Consiglio d`istituto la redazione del Piano triennale dell`offerta formativa.

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