“Le parole del Ministro Bonisoli sulla tutela del diritto d’autore e la sulla sua gestione non hanno chiarito le intenzioni del Governo che deve scegliere da che parte state: dalla parte dei lavoratori della creatività o da quella degli speculatori.
Il Ministro ha detto che tutti devono avere “stessi oneri e onori”. Siamo d’accordo col principio ma come si arriva a questo obiettivo? La legislazione italiana vigente si è già conformata ai requisiti dell’Unione Europea.
Oggi quel che serve è vigilare perché effettivamente tutti i soggetti si occupino di tutti i settori e di tutti i repertori, anche per quelli di minore successo e di minor interesse commerciale e lo facciano davvero, come previsto dalla normativa senza scopo di lucro.
Serve rafforzare l’integrazione europea sulla tutela del diritto d’autore e superate l’idea che si stia parlando di una merce, di un prodotto. Non cedere alle pressioni e alla disinformazione ed intervenire su chi realizza guadagni stratosferici sullo sfruttamento del lavoro intellettuale e creativo senza riconoscere quanto dovuto a quei lavoratori e a quelle lavoratrici”. Lo afferma il senatore del Pd Roberto Rampi, della Commissione Istruzione e Beni Culturali a Palazzo Madama.


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