“Il riequilibrio tra il lavoro scolastico maturato negli anni e il punteggio assegnato alle prove scritte e al colloquio finale è uno tra i risultati più positivi contenuti nel testo definitivo dell’ordinanza ministeriale che disciplina gli esami di Stato. È importante che si sia tenuto conto del parere e delle indicazione che avevamo espresso in Commissione.
Come Pd abbiamo voluto sottolineare come questi anni scolastici  siano stati assolutamente fuori dall’ordinario, drammatici. Non ha senso per noi appellarsi a un rigore formale di fronte alle debolezze dell’apprendimento. Serve uno sforzo educativo inedito e innovativo”.
Così il capogruppo Pd in commissione Istruzione al  Senato Roberto Rampi.

 


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