“Non è un tempo facile aula per portare e approvare in Aula un provvedimento all’unanimità, se lo abbiamo fatto è merito di tutti in eguale misura. Il Senato contribuisce al 25 novembre con un atto concreto, utile per le donne di questo Paese e per le operatrici che si occupano di violenza di genere: approva il disegno di legge sulle statistiche in materia di violenza contro le donne e di femminicidio. Oggi non mi sentirete dare numeri perché questo Paese non ne dispone. Eppure per combattere un fenomeno occorre conoscerlo. Serve chiarezza sui numeri, serve indagare sul sommerso della violenza psicologica ed economica e sulla relazione tra autore e vittima di un reato, perché anche un danneggiamento può essere rilevante e preludere a un femminicidio. Il disegno di legge che approviamo oggi dispone proprio la raccolta di questi dati, laddove arrivano le donne: dal pronto soccorso alle forze dell’ordine, ai tribunali e per questo coinvolge i ministeri dell’Interno e della Giustizia, mentre l’Istat produrrà relazioni ogni 3 anni sulla violenza e sui centri antiviolenza e le case rifugio”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul Femminicidio, prima firmataria del ddl sulle statistiche di genere che il Senato ha approvato all’unanimità. “Dobbiamo fare un’operazione verità – ha proseguito Valente – In Italia abbiamo un quadro normativo soddisfacente. Perché le donne continuano a morire per mano degli uomini? Il tema è di fondo: smettiamo di chiederci cosa avrebbe dovuto fare una donna per evitare la violenza, com’era vestita, perché non ha chiesto aiuto o non ha denunciato e cominciamo a chiederci cosa scatta nella testa di un uomo che decide di avere il diritto di abusare di una donna contro la sua volontà. Bisogna incidere sulla cultura, intervenire sull’educazione, in primis sulle università e sulla formazione per tutti gli operatori che hanno a che fare con le donne che subiscono violenza, per costruire finalmente una società davvero paritaria”.


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