‘Oggi facciamo un passo avanti fondamentale verso l’obiettivo su cui da mesi stiamo lavorando con i lavoratori della cultura e delle arti performative: il riconoscimento della specifica natura ‘discontinua’ delle professioni creative attraverso l’introduzione nell’ordinamento italiano dell’istituto della ‘indennità di discontinuità’. Uno strumento fondamentale, che riconosce il tempo di ‘non attività’ come tempo di ‘lavoro preparatorio, formazione e studio’ connaturato ed indispensabile a chi svolge un lavoro delle arti performative. Con l’indennità di discontinuità si introduce una misura universale di welfare e tutela che risponde alle richieste e ai bisogni di migliaia di lavoratori oggi senza coperture lavoristiche e previdenziali. Voglio ringraziare i relatori alla delega al Governo in materia di spettacolo, Catalfo e Rampi, e tutte le forze di maggioranza per il sostegno a questa proposta così come formulata nei disegni di legge depositati dal collega Orfini alla Camera e dal sottoscritto al Senato frutto delle audizioni svolte con decine di associazioni di lavoratori nel pieno della pandemia, con l’obiettivo di mettere al centro i lavoratori con una riforma strutturale del sistema oggi condizionato da un precariato insostenibile che mortifica la professionalità di tantissimi talenti e le potenzialità dell’intero Paese.’ Così in una nota il Senatore Francesco Verducci, vice Presidente Commissione Cultura del Senato.


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