
L’8 e 9 giugno si vota per cinque referendum: 4 sul lavoro e uno sulla cittadinanza. Clicca qui per saperne di più
“Questi referendum danno la spinta a un’Italia più giusta, con meno precarietà e un’idea diversa di cittadinanza. I quesiti sul lavoro vogliono cancellare i licenziamenti illegittimi e dare più protezione ai lavoratori anche nelle piccole imprese, ridurre il ricorso al lavoro a tempo determinato e alla precarietà: si pensi che oggi può esistere un’azienda solo con lavoratori interinali ed è inaccettabile. E’ poi necessario garantire più sicurezza nei luoghi di lavoro, che è necessaria visto che ci sono 1000 morti l’anno. Infine con l’ultimo sì si accorciano i tempi per la cittadinanza di chi già vive studia e lavora da tempo in Italia. La cittadinanza non è una concessione ma è un diritto”, dice Francesco Boccia.
“Ho la speranza che l’Italia ci sorprenda con una larga partecipazione. E’ una grande occasione per i cittadini, speriamo che la colgano. È un referendum che non tratta di partiti, alleanze e alternativa al governo che pure stiamo costruendo – ha spiegato Elly Schlein – È un’occasione dei cittadini per cambiare le leggi, contrastare la precarietà, aumentare la sicurezza sul lavoro. È anche l’occasione per cambiare la legge sulla cittadinanza che è del 1992,quindi molto vecchia e molto ingiusta. È un’occasione per rendere l’Italia un Paese più giusto“.