“Nel raccogliere le firme dei colleghi Senatori come sostegno al mio DDL per il Riacquisto della Cittadinanza affinché venga calendarizzato al più presto, dispiace constatare che Fratelli d’Italia si sia rifiutata di sottoscriverlo solo per non mettere in imbarazzo il presidente della commissione Affari Costituzionali. Ecco il perché della mancata sottoscrizione del collega Senatore Roberto Menia, Segretario Generale del Comitato Tricolore con la delega per gli italiani nel mondo. Tutto ciò era prevedibile, seppur deludente. Meno prevedibile l’opposizione del Movimento 5 Stelle, tranne alcuni esponenti, poiché profondamente contrari al riacquisto della cittadinanza da parte degli emigrati. Imprevedibile e fonte di dispiacere è stata anche la scelta del Senatore eletto nella Ripartizione Sud America, Mario Borghese, di non aderire. È davvero deludente constatare che un Movimento fondato apparentemente per tutelare i diritti degli italiani nel mondo scelga di non sostenere un provvedimento che riguarda tanti italiani residenti soprattutto nei Paesi anglosassoni e che va a sanare una grave ingiustizia. Dispiace constatare che il MAIE preferisca occuparsi di mantenere lo ius sanguinis senza limitazioni piuttosto che riaprire i termini per il riacquisto della cittadinanza italiana per chi è nato e cresciuto in Italia perché questo non porta voti in Sud America. Il gruppo del PD ha firmato in modo compatto e hanno aderito anche molti esponenti di Alleanza Verde e Sinistra, Italia Viva e Azione. Lancio quindi un appello alla responsabilità collettiva delle istituzioni perché ora più che mai, soprattutto alla luce della riforma costituzionale e della conseguente riduzione del numero dei parlamentari, è necessario unire le forze per tutelare gli italiani all’estero, sempre e comunque, ovunque essi risiedano, e a prescindere dal colore politico. Io andrò avanti decisa nel raccogliere le firme necessarie per portare in Aula un provvedimento al quale credo e che sta a cuore di tante famiglie italiane nel mondo”. Così in una nota la senatrice del Pd Francesca La Marca.


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