Ieri, lunedì 7 ottobre, la Senatrice La Marca ha ospitato nella Sala ISMA del Senato la presentazione del volume “Narrarsi Altrove – Viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della scrittrice italo-canadese, Anna Ciardullo Villapiana, con la collaborazione del Prof. Gabriel Niccoli e della Prof.ssa Stella Paola. Alla presentazione, oltre al Prof. Niccoli collegato da remoto, hanno partecipato anche la Prof.ssa dell’Università della Calabria, Margherita Ganeri, e il Professore e scrittore, Silvio Raffo. La Dott.ssa Giulia Melchiorri ha moderato l’iniziativa.

Gli interventi dei relatori si sono alternati con le letture dell’Attore Giuseppe Dipasquale e della Dott.ssa Stella Paola, che hanno letto alcune poesie in italiano e in inglese tratte da “Narrarsi Altrove”. Il volume è una raccolta di racconti e poesie che ruotano intorno ad alcuni oggetti personali, cari alle persone intervistate, che danno il via ad un viaggio nella memoria.

La Sen. La Marca, di fronte ad una sala piena, è intervenuta per presentare il libro “Narrarsi Altrove – Viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” raccontando anche alcuni ricordi personali.

“Sono molto contenta – esordisce la Senatrice – di essere qui con voi questa sera per la presentazione romana di “Narrarsi Altrove”, l’ultimo libro della scrittrice italo-canadese, Anna Ciardullo Villapiana. Come figlia, ma soprattutto nipote, di emigrati italiani in Canada, ho una testimonianza diretta, personale, del significato che certi oggetti, trasportati oltre oceano dal piccolo paese di appartenenza in Madre Patria, abbiano avuto, e hanno tutt’ora, per i nostri anziani, un ruolo chiave nello scatenare la memoria, ingolfando il corpo e la mente di ricordi agrodolci.”

“Il titolo del volume è per me particolarmente evocativo – spiega la Senatrice – poiché soltanto chi ha vissuto sulla propria pelle il fenomeno dell’emigrazione può apprezzare pienamente il significato di “Narrarsi Altrove – Viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima”. La bellezza del volume per me è anche l’impostazione dei racconti – l’amarezza della prosa che sfocia nella dolcezza della poesia. Si dice che il tempo può essere memoria racchiusa nell’oggetto, dove l’oggetto diviene un contenitore di memoria (storica, sociale, individuale, di una comunità, di un contesto di saperi) e che il compito dell’autore è quello di cercare di interpretare come la memoria possa venire conservata, documentata o attualizzata. “

“Ecco, per quanto mi riguarda – conclude la Senatrice – la scrittrice Ciardullo Villapiana, insieme al prof. Gabriele Niccoli, riescono a fare esattamente questo, riuscendo a preservare la memoria storica, soprattutto per le giovani generazioni, perché come disse Oscar Wilde, “la memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé”.

La presentazione, in conclusione, ha scatenato un confronto sullo stato attuale della lingua italiana e sulla diaspora dei cittadini italiani in Canada e nel mondo.


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