In questi giorni, la sen. La Marca ha depositato un Disegno di Legge finalizzato a riformare e potenziare la rete dei Consoli Onorari, una componente fondamentale dei servizi consolari nel mondo. (https://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=sddliter&leg=19&id=59122). La proposta risponde all’esigenza di modernizzare un sistema che oggi conta oltre 3.000 uffici consolari onorari, molti dei quali operano in territori privi di sedi diplomatiche di carriera. Il Disegno di Legge è stato sottoscritto da molti colleghi senatori di spicco del Gruppo del Partito Democratico.
«In molte aree del mondo, i Consoli onorari rappresentano l’unico presidio istituzionale italiano. È tempo di riconoscerne il ruolo con un impianto normativo chiaro, trasparente e moderno, che superi l’attuale frammentarietà delle disposizioni», ha dichiarato la Senatrice La Marca.
Il Disegno di Legge prevede una delega al Governo per rivedere la disciplina dei Consoli onorari, oggi ancora regolata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967. La proposta punta a introdurre criteri oggettivi per la nomina, valutazione e revoca dei Consoli onorari, a definire meglio le competenze loro assegnabili, e a rafforzare il monitoraggio delle attività attraverso meccanismi di controllo e consultazione delle comunità italiane all’estero. Una particolare attenzione è inoltre rivolta alla digitalizzazione dei servizi e all’estensione della rete nei territori con maggiore presenza italiana o dove l’assenza di consolati di carriera rende indispensabile un presidio operativo.
«La flessibilità del sistema consolare onorario va preservata, ma accompagnata da garanzie di equità, trasparenza e merito», ha aggiunto La Marca. «Dare una base legislativa solida a queste figure significa valorizzare chi ogni giorno presta volontariamente un servizio essenziale alla nostra comunità nel mondo».
Il provvedimento, che prevede una copertura finanziaria triennale pari a 8 milioni di euro annui, si propone come uno strumento di modernizzazione coerente con le sfide della mobilità globale e con le aspettative delle comunità italiane all’estero.
«Si tratta – conclude La Marca – di una riforma di sistema che valorizza chi già oggi svolge un servizio straordinario, ma che ha bisogno di strumenti chiari, regole certe e riconoscimento istituzionale per operare al meglio. Il rafforzamento della rete onoraria è un investimento nei nostri servizi consolari. Servono regole più trasparenti e servizi più accessibili per i nostri connazionali all’estero ed è in questa direzione che continuerò a lavorare promuovendo l’approvazione di questo disegno di legge».