“In questi giorni è arrivata la risposta del Ministero degli Esteri all’interrogazione che ho presentato il 5 febbraio scorso sulle gravi criticità dei servizi consolari in Nord e Centro America, una risposta vuota e insoddisfacente. I dati confermano l’aumento delle richieste da parte dei connazionali ma le soluzioni proposte non rispondono alle vere difficoltà che ogni settimana mi vengono segnalate da cittadini italiani all’estero, soprattutto in riferimento al sito Fast It, che più che semplificare, complica la vita a chi ha bisogno di un documento essenziale come il passaporto.”
Così la Sen. La Marca commenta la risposta fornita dal Sottosegretario Silli lo scorso 8 maggio alla sua interrogazione parlamentare nella quale si denunciavano i ritardi cronici, l’impossibilità di prenotare appuntamenti e la carenza di personale presso numerose sedi consolari della rete italiana nel continente americano.
“Il Ministero ci informa che tra il 2021 e il 2024 i cittadini italiani residenti negli Stati Uniti sono passati da 325.497 a 374.884, con un incremento del 15,17%. In Canada l’aumento è stato ancora più significativo: +82,57% di passaporti emessi, da 6.110 nel 2022 a oltre 11.000 nel 2024. Eppure, di fronte a questi numeri, si continua a parlare solo di piccoli correttivi e di una futura riforma del portale Fast It che arriverà – forse – entro la fine del 2025. Una prospettiva che lascia del tutto scoperti i bisogni urgenti dei cittadini.”
“La verità è che il portale Fast It – prosegue la Senatrice – oggi, non è uno strumento accessibile. È macchinoso, poco intuitivo e non risponde alle esigenze di chi, spesso avanti con l’età, ha bisogno di assistenza concreta e tempi certi. Le difficoltà nel prenotare un appuntamento online, le liste d’attesa interminabili e le interfacce complesse rendono frustrante anche il più semplice dei servizi. Servono interventi strutturali, non solo tecnologici.”
“Proprio per questo – conclude La Marca – ho depositato un disegno di legge per potenziare la rete consolare aumentando il numero dei consoli onorari e dotando essi di maggiori risorse e funzioni. L’obiettivo è quello di affiancare in modo più efficace le sedi di carriera, con strumenti normativi aggiornati, criteri di selezione chiari e maggiore trasparenza. Dobbiamo affrontare con serietà l’aumento costante delle iscrizioni all’AIRE e rafforzare una rete consolare che oggi, in troppe aree del mondo, è in evidente affanno.”