Voto legge elettorale e fiducia a Governo sono cose differenti
‘Abbiamo condotto una battaglia alla luce del sole sulla scelta dei parlamentari da parte dei cittadini; questa battaglia non ha niente a che fare né con la fiducia al Governo né con il Quirinale. Questa legge è simile al Porcellum a parte il fatto che un terzo dei parlamentari può essere scelto dagli elettori e due terzi nelle liste bloccate, per il resto governabilità, premio di maggioranza, liste finte o coalizioni forzate, certezza del vincitore c’erano già con la legge precedente. Noi pensiamo si potesse fare di più e arrivare a superare la metà degli eletti con il voto dei cittadini, non per il Pd ma per la democrazia italiana. Niente di più, niente di meno. Si poteva ragionare con noi e non preferire altri. Non è la fine della democrazia o cose del genere, solo un’occasione mancata. Ormai le elezioni sono sostituite da anni (e così si proseguirà) dai congressi di partito o dalle primarie per i presidenti per chi le fa, ma i cittadini che non vi partecipano o danno il consenso a partiti che i congressi non li fanno, come potranno non essere esclusi o diventare marginali nel sistema democratico?’ Lo dichiara il senatore del Pd Silvio Lai.