“È importante che in un Paese come il nostro, abituato ogni volta a ricominciare tutto da zero, si sia riusciti a modellizzare il sistema del controllo degli appalti in caso di eventi straordinari. Sapere di avere a disposizione una macchina che funziona ci rassicura non poco e a questo punto avrebbe potuto funzionare anche per le Olimpiadi a Roma se si fossero fatte”. Lo ha affermato questa mattina in commissione bilancio il senatore del Pd Silvio Lai, relatore del DL sulla ricostruzione dopo il terremoto del 24 agosto scorso.
“Ho apprezzato molto – ha proseguito Lai – le parole del Presidente dell’autorità nazionale anti corruzione. Aver deciso di seguire un modello come quello dell’expò offre ampie garanzie sul fatto che non ci siano infiltrazioni del sistema della corruzione. Cantone ha detto che la legge ha fatto quanto di meglio si potesse fare ed anche con coraggio. Per quanto mi riguarda – ha detto ancora l’esponente dem – ho chiesto al presidente se ci saranno differenze nei controlli tra quelli che riguardano la ricostruzione dei privati e quella pubblica, che utilizzerà la centrale unica di committenza. Cantone ha detto che la decisione di affidarsi alla centrale unica è stata obbligata perché senza avere un unico interlocutore non sarebbe stato possibile effettuare gli stessi controlli. Rispetto alla domanda specifica ha poi precisato che Invitalia, la centrale unica individuata sta facendo un’ottima lavoro su Bagnoli e ha maturato competenze adeguate. Ci sarebbe stato anche un aggravio di tempi se gli appalti fossero stati affidati ai singoli comuni. Si è deciso comunque – ha concluso Lai – di coinvolgere in modo intelligente le strutture locali e anche questo si può dire che sia un fatto positivo”.