“Questa mattina in Commissione Bilancio ho chiesto al Governo di prevedere nel nuovo decreto, annunciato per venerdì, l’estensione anche alle imprese agricole della possibilità prevista già per i privati cittadini, di intervenire, con immediatezza, sugli immobili classificati nella tipologia B ovvero immobili inagibili ( in tutto o in parte) ma che posso essere resi agibili con provvedimenti di pronto intervento”.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Silvio Lai, relatore del ddl terremoto.
“Ciò consentirebbe agli imprenditori agricoli di anticipare i costi della messa in sicurezza, anche con l’aiuto delle banche, e di ripristinare l’operatività delle aziende per poi essere integralmente rimborsati. In Friuli Venezia Giulia ed in Emilia Romagna furono ricostruite prima le fabbriche e le strutture produttive, poi le case. Nel caso del sisma dell’Italia centrale è prioritario mettere al sicuro il patrimonio produttivo agricolo, gli allevamenti e il sistema a valle di trasformazione e conservazione. Sono queste aziende la “fabbrica” del territorio. Le eccellenze alimentari unitamente alle bellezze ambientali e culturali sono il marchio del Made in Italy nel mondo e, per il territorio colpito dal sisma, l’elemento fondamentale di attrazione turistica. Le associazioni di categoria ci segnalano che nell’area del cratere sono oltre 10 mila gli addetti ai quali va consentito di riprendere subito l’attività”.
“L’iniziativa del ministro Martina e le prime decisioni assunte dal Governo – conclude Lai – vanno nella giusta direzione. Occorre proseguire su questa strada virtuosa inserendo nel secondo decreto ulteriori, significative risposte rapide e concrete”.