“Il sentimento più forte che devo trasmettere è quello che scaturisce, quest’anno ancor più dell’anno scorso, dalle testimonianze e dalle domande dei familiari delle vittime. La tragedia del Moby Prince non può essere liquidata come un semplice, seppur di proporzioni drammatiche, incidente di mare da dimenticare rapidamente, senza dedicarvi tempo ed energie e senza soprattutto comprendere cosa sia successo quella notte, e cosa sia successo dopo. Chi ci segue ha visto come elementi nuovi affiorano, nuove informazioni che magari in passato sono state sottovalutate e che ora sono interpretate sotto una luce diversa. E questo è già un elemento positivo che ci spinge a lavorare con ancora maggiore impegno e determinazione”. Lo ha detto questo pomeriggio Silvio Lai, presidente della Commissione di inchiesta sul disastro della Moby Prince, nella sala consiliare di Palazzo Civico a Livorno, nel corso della commemorazione ufficiale per il 26° anniversario della tragedia della Moby Prince.

“La Commissione – ha proseguito Lai – ha smontato con pazienza i tanti pezzi di questa vicenda e li sta rimontando come fosse un nuovo puzzle. Non stiamo tralasciando nulla di ciò che ci è stato chiesto. Credo che il nostro lavoro debba consentire proprio ai familiari di vedere riconosciute quelle parti di verità che nel processo e nelle sentenze non sono emerse. Siamo convinti – ha detto ancora il senatore dem – che alla fine della nostra inchiesta avremo messo importanti tasselli in più su questa vicenda e soprattutto avremo dimostrato che non è stato vano l’impegno profuso dai tanti che con compostezza e dignità mai si sono rassegnati, mai hanno riposto la loro fiducia nelle Istituzioni. La verità – ha concluso Lai – non cancellerà il dolore ma restituirà rispetto delle istituzioni e dignità alle vittime di questa tragedia.”


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