“Il rapporto Legambiente ci consegna un quadro di grande interesse sulla gestione dell’acqua pubblica. Colpiscono due elementi che meritano attenzione e approfondimenti: le differenze da regione a regione del gradimento dei cittadini sulla modalità di erogazione dell’acqua e sulla sua disponibilità finale nonché il tempo dei ritardi sui servizi di depurazione che hanno prodotto sanzioni e condanne da parte dell’Unione Europea”. Lo dichiara il senatore del Pd Silvio Lai.
“Sul primo elemento occorre da parte delle istituzioni nazionali e delle autorità di garanzia una valutazione più approfondita della situazione e delle ragioni del disagio che i cittadini manifestano. Se l’erogazione può essere locale – spiega – il diritto ad avere acqua in condizioni di sicurezza per la salute pubblica deve essere in ogni caso garantito dallo Stato. Sul tema della depurazione, invece, occorre ricordare che abbiamo già agito con una norma inserita nel decreto Sud che unifica sotto un unico soggetto la gestione commissariale. In questo modo – conclude – riteniamo possano essere superati i ritardi che sinora hanno creato le condizioni dell’intervento censorio dell’Unione Europa”.