‘La nomina del nuovo direttore di Agid sia l’occasione per migliorare la governance dell’Agenda digitale’. E’ quanto ha detto Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato in un’intervista rilasciata al Corriere delle Comunicazioni. ‘Prima di tutto mi lasci dire che spiace per le dimissioni di Poggiani – ha spiegato la senatrice del Pd – perché credo che quel ruolo abbia bisogno di continuità, data la complessità organizzativa delle attività che va a gestire. E poi spiace perché in questi mesi l’Agenzia ha lavorato bene: lo dimostrano i successi della fatturazione elettronica cosi’ come la messa in cantiere del progetto di identità digitale. Mi pare che sia stata fatto molto e bene’.
‘Adesso mi aspetto che la scelta del direttore avvenga contestualmente alla semplificazione della governance – ha proseguito Lanzillotta – Passi ne sono stati fatti, senza dubbio. Ma si può fare di più portando in maniera inequivocabile e identificabile la guida alle dirette dipendenze di Palazzo Chigi. Quello che serve, anche a supporto del lavoro del direttore che verrà, è rafforzare il luogo strategico di programmazione ‘gestito’ da una figura che abbia un forte commitment politico dal premier. Se l’Agenzia digitale, come credo, deve creare le infrastrutture tecnologiche della programmazione strategica deve poter contare su un input politico chiaro’.
‘L’economia digitale è l’asse su cui far ruotare tutte le altre politiche- ha concluso Lanzillotta – l’asse fondamentale dello sviluppo del Paese in tutte le sue declinazioni: industriale, amministrativo e sociale. Non ha quindi carattere né settoriale né aggiuntivo, ma deve toccare in profondità le politiche dei singoli ministri: solo il premier lo può fare’.
‘Adesso mi aspetto che la scelta del direttore avvenga contestualmente alla semplificazione della governance – ha proseguito Lanzillotta – Passi ne sono stati fatti, senza dubbio. Ma si può fare di più portando in maniera inequivocabile e identificabile la guida alle dirette dipendenze di Palazzo Chigi. Quello che serve, anche a supporto del lavoro del direttore che verrà, è rafforzare il luogo strategico di programmazione ‘gestito’ da una figura che abbia un forte commitment politico dal premier. Se l’Agenzia digitale, come credo, deve creare le infrastrutture tecnologiche della programmazione strategica deve poter contare su un input politico chiaro’.
‘L’economia digitale è l’asse su cui far ruotare tutte le altre politiche- ha concluso Lanzillotta – l’asse fondamentale dello sviluppo del Paese in tutte le sue declinazioni: industriale, amministrativo e sociale. Non ha quindi carattere né settoriale né aggiuntivo, ma deve toccare in profondità le politiche dei singoli ministri: solo il premier lo può fare’.