Linda Lanzillotta, una lunga carriera nella pubblica amministrazione, assessore all`Economia con Rutelli sindaco, oggi vice presidente del Senato. I docenti della scuola scendono in piazza. Cosa pensa di questa protesta?
«Intanto aspetterei a vedere l`esito di questa giornata di sciopero. C`è da sottolineare che la gran parte degli insegnanti sta apprezzando la riforma. Fare uno sciopero ora mi sembra veramente incomprensibile. In un momento in cui vengono immesse di ruolo e stabilizzate decine di migliaia di persone, in cui vengono riconosciuti i 500 euro per l`aggiornamento professionale, in cui si amplia l`offerta formativa inserendo nuovi profili professionali». 
Il ministro Giannini, ha dichiarato, seppur in tono ironico, che «i sindacati devono studiare di più» perché stanno perdendo l`occasione di stare dalla parte del cambiamento.
 «Si parla ancora per slogan e non si coglie il cambiamento. Si prendono alcuni spunti e si trasformano in proclami ideologici senza capirne l`impatto reale. Mi sembra un atteggiamento strumentale e frutto di posizioni pregiudiziali, rispetto ad un`operazione del governo che segna un`inversione di tendenza».
 Il 28 novembre si replica, con una manifestazione di oltre 20 sigle sindacali della pubblica amministrazione.
«Qui c`è un problema di contratto fermo da anni e una legittima richiesta. Mi sembra però uno sciopero preventivo, visto che per i contratti sono state stanziate le risorse e ora si apre il confronto per la contrattazione. C`è una riforma che chiamerà il pubblico impiego ad un cambio impegnativo, ma anche ad una valorizzazione. E penso che un sindacato per uscirne bene debba essere coinvolto in questa sfida». Alla mobilitazione parteciperanno anche i lavoratori dei Beni culturali. I musei sono ormai assimilati agli altri servizi pubblici essenziali, sulla base del decreto Colosseo.
«Il decreto Colosseo non conculta il diritto allo sciopero, ma ne disciplina le modalità, rendendolo compatibile con un servizio che in un paese come l`Italia deve essere garantito al turista. Per noi il turismo è una leva economica fondamentale che non può essere scoraggiata dall`incertezza di un monumento a rischio chiusura. Insomma, non è giusto ripetere la giornata nera del Colosseo. Il decreto legge funziona. Si sono svolte fino ad ora le assemblee nel rispetto della fruizione deì musei. Per il 28 novembre, essendo stato annunciato per tempo, ci saranno modalità concordate per garantire l`apertura del Colosseo e degli altri siti».

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