Un paio d`ore pomeridiane al cinema («Per noi pugliesi Checco Anzalone è un must») e poi il senatore Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa, democrat di rito renziano dopo una lunga militanza in area dalemiana interrotta un paio d`anni fa, si rituffa nella pblica.
 Senatore, a poco più di un mese dalle primarie, nel Pd affiorano nuove tensioni. Cuperlo che ha vinto la maggior parte dei congressi locali chiede l`annullamento del tesseramento. Che succede nel Pd?
«I dati sui congressi locali sono relativamente indicativi perché spesso sono stati conclusi accordi territoriali. In molte realtà il candidato di Cuperlo è stato votato dai renziani e viceversa. Penso che dati più interessanti verranno in seguito».
Ovvero?
«Intorno a metà novembre ci sarà l`elezione dei delegati alla convenzione nazionale che dovrà poi ‘ammettere’ i quattro candidati alle primarie e qui si potranno verificare le percentuali dei rapporti di forza nazionali».
Resta il fatto che già si parla di tesseramento gonfiato e qui e là di episodi non proprio idilliaci.
«Considero importanti le dichiarazioni di Luigi Berlinguer: laddove ci siano state votazioni fittizie o dati del tesseramento inspiegabili bisogna intervenire con durezza. Siamo di fronte a fenomeni patologici che vanno combattuti radicalmente».
Nel Sud pare che questi ‘fenomeni patologici’ siano diffusi.
«Nel Mezzogiorno dovremo smontare quei notabilati che si sono consolidati approfittando di un governo del partito che, nonostante Epifani abbia fatto tutto quello che poteva fare, richiede qualche riflessione critica su come si è gestito il partito nel passato».
Non è che vi state rei nfilando in un confronto sulle regole?
«Non credo proprio. Rischiamo davvero che iscritti ed elettori chiamino le ambulanze. Piuttosto dobbiamo stare attenti: da una parte vanno stoppati i nobilitati locali ma dall`altro non dobbiamo spegnere entusiasmo e partecipazione di iscritti e simpatizzanti».
Per questo esistono le primarie. No?
«Avremmo dovuto farle prima le primarie. Ora avremmo un gruppo dirigente in grado di operare in una fase così delicata. Comunque un punto nuovo lo abbiamo già segnato».
E qual é?
«Tutti e quattro i candidati alle primarie non hanno avuto ruoli di primo piano negli anni passati. Tutti sono un segnale di rinnovamento. Renzi, che voterò, ha un`idea del partito che vuole andare oltre i confini tradizionali. Cuperlo, persona straordinaria, rassicura un elettorato di sinistra ma la sua proposta non ci fa superare i confini tradizionali».
Non è che le fibrillazioni delle primarie e del congresso finiranno per far saltare il governo?
«E` un`affermazione del tutto infondata e men che meno questo obiettivo lo si può addebitare a Renzi il quale ha interesse ad approvare una nuova legge elettorale che consente a chi vince di governare. Semmai è la discussione, esplicita, in atto nella Destra che mette in pericolo il governo che è terreno di battaglia tra diverse idee sulla risposta alla crisi del centrodestra».
Il governo però ha i suoi guai.
 «Se ci riferiamo al caso Cancellieri aspettiamo i chiarimenti del ministro e le decisioni del partito. Però ricordo che Josefa Idem si è dimessa per molto meno».

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