Crisi in Libia è lotta contro il tempo
‘La felice coincidenza che proprio all’Italia e a lei Presidente Renzi toccasse guidare il primo semestre europeo dopo le elezioni, è stato fattore non secondario per imporre all’Europa quell’inversione di tendenza di cui già oggi raccogliamo i frutti’. Lo afferma Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama, in dichiarazione di voto sulla risoluzione in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 marzo.
‘Penso al piano Juncker con l’impegno di 315 miliardi in tre anni per un grande programma di investimenti, penso al ritrovato protagonismo della Bce che da ultimo con il quantitative easing alleggerirà notevolmente il peso del debito dei paesi membri e produrrà una importante immissione di liquidità sui mercati. Questa profonda inversione di tendenza deve ora incoraggiare i singoli paesi a proseguire nell’adottare quelle riforme che sono necessarie non perché le impone l’Europa ma perché, grazie ad esse, l’Europa sarà più forte. Noi in Italia lo stiamo già facendo’. In merito al Consiglio Europeo del 19 e 20 marzo, Latorre ha affermato che ‘esso tornerà ad occuparsi della crisi ucraina e quanto Renzi ci ha detto conferma la rotta giusta che il nostro Paese e il suo governo hanno tenuto in questa crisi senza mai smarrire l’obiettivo di superare la crisi per una efficace ripresa del dialogo con la Russia che resta essenziale per stabilizzare altre aree di crisi e vincere la lotta contro lo Stato islamico’.
‘Ma in questo quadro – conclude Latorre – è chiaro che oggi sempre di più la crisi libica assume una rilevanza decisiva. L’Europa si renda conto che se la Libia si trasforma in una nuova Somalia sarà una tragedia non solo per il nostro Paese ma per tutta l’Europa. Ma tutti si devono rendere conto che il tempo a disposizione non sarà illimitato e dunque occorre fare presto’.

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