Nessuna gara tra Camera e Senato, solo riorganizzazione dei lavori
‘Quello di oggi è un confronto parlamentare doveroso e ineludibile, tanto più ora che è mutato lo scenario rispetto all’inizio di questa legislatura’. Lo dichiara Nicola Latorre, senatore del Partito Democratico, intervenendo in aula nel dibattito per la fiducia al governo.
‘La rottura del Pdl e l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza hanno modificato il perimetro del governo. La sentenza della Corte sulla legge elettorale – continua – ci ha messo di fronte all’ennesima prova di debolezza e di indecisione della politica e anche l’elezione del nuovo segretario del Pd, il cui successo è reso straordinario anche dalla grandissima partecipazione al voto delle primarie, cambia radicalmente lo scenario. Se tre milioni di persone chiedono in modo così massiccio alla politica di cambiare se stessa e il Paese e lo fanno rivolgendosi al Pd, sentiamo tutto il peso di una grande responsabilità. Non possiamo più aspettare. Ed è anche questo il senso della nostra richiesta al presidente Grasso. Non c’è nessuna gara Camera-Senato. Lo stallo determinatosi qui al Senato e l’annuncio del Presidente Letta sull’archiviazione delle procedure speciali di revisione costituzionale, ci spingono a riorganizzare i lavori spostando alla Camera il confronto sulla legge elettorale e impegnando il Senato ad affrontare con gli altri capitoli della riforma, il superamento del bicameralismo verso la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie’.
‘I pericoli di crisi di governo – conclude Latorre – non vengono e non verranno da noi, anzi, da oggi questo governo lo sentiamo più nostro. Ma ora si tratta di far seguire subito i fatti alle parole. Questo sarà il nostro imperativo categorico, costi quel che costi’.

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