‘Matteo incarna la voglia di cambiamento!
Non ride mai. Sospira spesso. Ragiona di politica, ma non riesce a dimenticare l`amicizia che fu.
Nicola Latorre, Renzi vinse e lei mollò Massimo D`Alema.
«Vabbè, arrivederci e grazie».
Aspetti. Da quanto non si sente con D`Alema?
«Da un anno e mezzo. Forse più».
E perché non lo chiama?
«Se non ci sentiamo non è colpa mia».
Avete litigato?
 «Allora, ragioniamo di politica?».
Ma perché lei è passato con Renzi dopo anni di appassionato dalemismo?
«Perché, faccio finta di non aver sentito `appassionato dalemismo`, Renzi è un`occasione che l`Italia non può e non deve perdere».
Per le magnifiche sorti e progressive?
 «Che ridere. No, per portare avanti le riforme e interpretare la diffusissima voglia di cambiare».
Che solo Renzi interpreta?
«Di sicuro il progetto di Renzi la incarna molto meglio di altri».
 Ma quando la minoranza alza la testa il premier risponde `pensiamo al Paese`…
«E che dovrebbe dire?».
 ll malessere c`è nel Pd.
 «Mah, più che di malessere parlerei di una minoranza che non ha proposte politiche alternative».
Si agitano per sport?
«Ragiono sul fatto che, forse in buona fede, in fondo la loro idea è di ostacolare questo grande progetto di cambiamento e basta». 
La minoranza? Vuole solo ostacolare il premier.
 Ovvio che i toni si alzino, no?
«Non è questione di decibel. O non è solo quello. Sono privi di consistenza politica».
 Perché le piace tanto Renzi?
 «Perché è decisivo per ridefinire in profondità il sistema politico».
Ora anche Stefano Fassina `rotiamo` Pier Luigi Bersani.
«Quella della minoranza è una discussione infinita. Il paradosso è che Renzi intercetta ceti sociali che la minoranza pensa di rappresentare».
 Nel Pd emorragia costante.
«Renzi frena questa emorragia».
Vi state spostando a destra?
«E basta con questa storia! Parliamo invece di approccio culturalmente nuovo. La minoranza fa una battaglia di retroguardia».
Sì, però D`Alema…
«Ancora?!».
D`Alema non è vero che ha un caratteraccio.
«E chi l`ha mai detto?».
Lei è malinconico.
«Si può essere amici anche pensandola in modo diverso».
D`Alema sostiene che siete arroganti.
«Arroganza? No, determinazione. Su Jobs Act e riforme abbiamo accolto idee della minoranza».
Verticisti.
«Come no! Infatti in Toscana e Umbria c`è un candidato renziano… Infatti in Campania e Puglia, per non parlare di Venezia, il segretario è stato protagonista! Ma mi faccia il piacere…».
Però con D`Alema non siete più amici. 
«Lasci perdere. E questione dolorosa».
Ve ne andate tutti…
«D`Alema non disdegna la solitudine in senso politico. Anzi, certe volte l`ha anche cercata…».

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