‘Ai tentativi di delegittimazione sulla vicenda Tav noi rispondiamo con la democrazia e la legalità. L’obiettivo di mettere la mafia fuori dallo Stato non si realizza ritirando lo Stato dal terreno di battaglia, ma affrontando il nemico in campo aperto e chiamando a raccolta tutte le forze di cui la democrazia dispone per sconfiggerla’.
Lo afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, che doveva parlare in aula in dichiarazione di voto per il Gruppo ma è stato costretto a consegnare il suo intervento a causa dell’azione ostruzionistica del M5S.
‘Questo accordo costituisce solo una tappa di avvicinamento alla vera e propria fase realizzativa – sottolinea l’esponente pd – ma riveste un’importanza cruciale per i suoi contenuti, finalizzati a inquadrare lo sviluppo complessivo del collegamento e a delimitare, nella sezione transfrontaliera della parte comune italo-francese il tratto coincidente con la prima fase realizzativa. A stabilire le modalità costitutive, la governance, le regole di funzionamento e i compiti del Promotore pubblico bi-nazionale, al quale saranno demandate le delicate funzioni connesse all’appalto dei lavori e alla successiva gestione dell’infrastruttura e a inquadrare le azioni necessarie a perseguire e anche ad anticipare a quadro infrastrutturale invariato, gli obiettivi di trasferimento modale’.
‘A causa di questa triste pagina per le istituzioni democratiche – sottolinea Borioli – non è stato possibile esprimere le ragioni che hanno spinto il Gruppo Pd a votare favorevolmente per quest’opera, ragioni che riguardano un’idea di sviluppo, un’idea di coesione territoriale tra le regioni d’Europa, un’idea di costruzione dello spazio comune europeo’.

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