Si è tenuta stamane la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Il ruolo della Città Nuova” che si terrà venerdì 25 febbraio, al comune di Pescara, alla
presenza del Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini,
dei manager di Ferrovie, Terna e Consip, dei Rettori della Luiss
e di Brescia e di Confindustria Abruzzo
Nel corso dell’incontro con la Stampa, il senatore Luciano
D’Alfonso ha presentato un “pallottoliere” di proposte ad hoc:
“Per il progetto di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore
– ha sottolineato – è importante lo Statuto, ma è più importante
come si infrastruttura il progetto. Ecco le proposte: 1. Via il
carcere da Pescara: va cercato un accordo con un altro comune
per liberare spazio al servizio della Nuova Pescara; 2. No al
Palazzo della Regione nell’area di risulta. La nuova sede deve
portare nuovo centro utile in periferia, e non nuovo traffico in
centro. Va recuperata l’eredità progettuale di quattro
generazioni di consiliature che hanno auspicato la nuova sede
pescarese della Regione nel quartiere 3; 3. L’aeroporto militare
va chiuso per ingrandire quello civile: l’aeroporto di Pescara
dovrà siglare un’alleanza strategica con quello di Ancona per
volare in tutte le direzioni; 4. Il raddoppio della linea
Pescara-Roma va ripensato elaborando correttivi con il consenso
ragionevole dei cittadini coinvolti che non meritano di essere
trattati come gli eredi dei cafoni di “Fontamara” in balìa dei
potenti e dei “don Circostanza” di turno, altrimenti rischia di
diventare la nuova “TAV” abruzzese;
5. L’ex Cofa non va compravenduto, va dato in concessione alla
Nuova Pescara per 90 anni. E così si faranno tutte le opere che
servono, senza “passaggi di proprietà”; 6. Lo svincolo di Colle
Caprino permetterà a Pescara di avere un semi-raccordo anulare
per decongestionare il traffico da Via Di Sotto. Finalmente è
stato finanziato, però adesso si proceda; 7. Il fiume Pescara,
il grande malato della Regione, va “lavato” con un progetto di
qualità di 100 milioni di euro da elaborare senza la logica
dispettosa delle controparti. Una volta pronto va consegnato
nelle mani del Ministro dei Lavori pubblici e del Ministro della
Transizione ecologica”.
“Esprimo biasimo sull’idea di utilizzare una parte dei 15
milioni di euro per l’allungamento dell’asse attrezzato, che io
ho fatto finanziare da presidente di Regione, per demolire la
“trombetta” all’altezza di San Silvestro: se i proprietari
privati vogliono quella demolizione ci mettano le loro risorse.
Quelle pubbliche servono per riorganizzare la mobilità urbana e
sovraurbana al servizio della collettività”, ha concluso
D’Alfonso.


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