‘Il provvedimento che riforma il codice degli appalti che oggi ci apprestiamo ad approvare, oltre ad essere migliorato rispetto a quello presentato dal Governo, apporta modifiche innovative, garantisce certezza nei tempi di esecuzione delle opere, amplia i poteri di vigilanza e di controllo sugli appalti e istituisce anche in Italia per i concessionari autostradali l’obbligo di indire gare ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori sulla rete in concessione’.
Così in sintesi il senatore del Partito democratico Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici e relatore sul ddl di riforma del codice degli appalti.
‘Innanzitutto viene assegnato un ruolo di primo piano all’Autority guidata da Raffaele Cantone – sottolinea l’esponente pd – a cui si attribuisce il potere di intervento molto più efficace con la possibilità di emanare atti di indirizzo vincolanti per le amministrazioni e per le imprese.Viene inoltre istituito un apposito albo nazionale dei commissari di gara tenuto dall’Anac con l’obiettivo di spezzare la catena di rapporti fiduciari tra amministrazioni e imprese. Le amministrazioni alle prese con l’assegnazione di un’opera pubblica riceveranno una lista di professionisti da cui estrarre a sorteggio i componenti delle commissioni’. ‘Una delle novità più importanti introdotte – rileva ancora Esposito – riguarda il divieto di affidamento di contratti attraverso procedure derogatorie rispetto a quelle ordinarie, ad eccezione di singole fattispecie connesse ad urgenze di protezione civile determinate da calamità naturali, per le quali dovranno essere previsti adeguati meccanismi di controllo e di pubblicità successiva. Sarà inoltre impedito che gli appalti vengano affidati solo sulla base del massimo ribasso, anche per gli appalti di servizio ad alta intensità di manodopera’.
‘Se verrà mantenuto l’impianto complessivo del testo uscito dalla Commissione – conclude il vicepresidente della Lavori Pubblici -sarà finalmente possibile realizzare le opere indispensabili per il rilancio del Paese con gli strumenti giusti per combattere anche i fenomeni di corruzione”.

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