‘Abbiamo capito in che cosa consisteva la ‘sensazionale accoglienza’ che i No Tav avevano annunciato in occasione dell’arrivo a Torino del ministro Lupi. A poche ore dall’incontro tra il ministro e gli imprenditori valsusini da mesi oggetto di intimidazioni, minacce e violenze, un nuovo attentato dinamitardo ha gravemente danneggiato locali e macchinari della Imprebeton. Quanto avvenuto rappresenta una vera e propria sfida aperta allo Stato, un grave gesto che ha dimostrato come gli appelli al sabotaggio lanciati da Vattimo e De Luca abbiano trovato immediatamente degli entusiastici esecutori’. Così il senatore del Pd Stefano Esposito commenta la notizia dei mezzi danneggiati nella notte in Valsusa. ‘Cosa deve ancora succedere in Valle di Susa – si chiede Esposito – perché associazioni come ‘Libera’ guidata da don Ciotti, che in tutta Italia conduce una straordinaria battaglia contro le mafie, pronunci una parola contro il clima mafio-terroristico che si respira in Valle di Susa? Cosa deve ancora succedere, perché intransigenti difensori della Costituzione e della legalità come Gustavo Zagrebelsky, denuncino l’attacco allo Stato e alle istituzioni democratiche? Cosa deve ancora succedere, perché l’intellettualità silente della nostra città ritrovi la voce e pronunci una netta condanna della violenza?’.

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