‘In questa vicenda degli emendamenti alla riforma degli appalti il M5s e il blog di Grillo hanno toppato alla grande e fatto una grande confusione. Gli emendamenti sono due e sono diversi e quello bocciato dalla Commissione Bilancio sul blocco delle gare al di sotto dei 150 mila euro, per cui l’ufficio stampa del M5s al Senato canta vittoria, è stato presentato da me su espressa richiesta del capogruppo grillino in Commissione Lavori Pubblici. Il Movimento 5 stelle farebbe dunque bene a chiarirsi al suo interno. Io ribadisco che l’intera riforma degli appalti e tutto il mio lavoro sono assolutamente orientati a garantire maggiore legalità, trasparenza ed efficienza in questo settore’. Lo dice il senatore del Pd Stefano Esposito, relatore alla riforma degli appalti.
‘Un altro emendamento, firmato insieme con il collega Pagnoncelli – prosegue Esposito – è stato oggetto di attacchi da parte del senatore Cioffi e del blog di Grillo con l’accusa di favorire la corruzione, non riguarda il realtà l’eliminazione della gara per l’affidamento di un’opera in project financing, per il quale è assolutamente prevista una gara, ma interviene semmai solo sul processo a valle. Vogliamo cioè consentire ai concessionari pubblici e privati, che dunque hanno già vinto una gara pubblica, di acquisire una parte dei beni e dei servizi anche in affidamento diretto, come prevede espressamente la normativa europea. Questo perché, secondo la normativa europea, in presenza di ingenti investimenti privati, a volte anche maggioritari, non si può imporre sempre una gara ad evidenza pubblica. Respingo dunque al mittente tutte le accuse di favorire la corruzione – conclude Esposito – e confermo l’emendamento’.

Ne Parlano