A loro carico i costi dell’ordine pubblico. Pene inasprite
Divisi dalla fede politica ma uniti da quella calcistica (sono entrambi tifosi della Juve), oltre che da una piena assonanza nel rispetto delle istituzioni, i senatori Altero Matteoli di Forza Italia e Stefano Esposito del Pd hanno sottoscritto e presentato a Palazzo Madama un ddl sulla sicurezza negli stadi, che si pone l’obiettivo di restituire lo sport alle famiglie e ai tifosi veri, in condizioni di sicurezza, togliendolo dai ricatti delle tifoserie di ultras spesso gestite da facinorosi e malviventi. Due sono le linee d’azione che ispirano il provvedimento: da un lato l’inasprimento delle pene esistenti a carico dei tifosi per reati contro persone e cose, fino a renderle severissime (‘forse anche troppo ma siamo aperti al dialogo, fermo restando il messaggio chiaro e forte nel senso del rigore che dobbiamo lanciare a tutti’ ha sottolineato Matteoli). Dall’altro si agisce con la chiamata in causa diretta delle società calcistiche, che dovranno rispondere in prima persona dei costi non solo per il ‘mantenimento del decoro necessario all’interno degli impianti sportivi’ in occasione delle competizioni sportive, ma anche e soprattutto dei costi per il personale delle forze di polizia chiamate a mantenere l’ordine pubblico. Inoltre il ddl introduce una sorta di superamento de facto della tessera dello sportivo, con l’obbligo imposto alle tifoserie organizzate di costituirsi in associazioni, ovvero in personalità giuridiche, sulla cui partecipazione agli eventi e sulle loro modalità decideranno in piena autonomia le società calcistiche.

‘Io e il senatore Esposito siamo due appassionati di calcio e questo ddl nasce dalla nostra passione per lo sport e dalla determinazione di non lasciare più questo splendido spettacolo in mano a delinquenti che rischiano di rovinarlo’ ha esordito Matteoli nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama. ‘Ciclicamente ci si occupa del tema della violenza negli stadi, ma quasi sempre questo avviene nelle trasmissioni televisive del giorno dopo, e dopo 2 o 3 giorni tutto torna come prima – ha sottolineato il senatore Esposito -. Va detto con franchezza anche che il legislatore non si è mai speso fino in fondo su questo fronte ed è il caso di colmare questa lacuna’.

Venendo alle tifoserie, ha proseguito Esposito, ‘chi vuole entrare negli stadi in forma organizzata dovrà farlo previa costituzione in associazioni, che faranno domanda alle società calcistiche di entrare negli stadi. Le società calcistiche si assumeranno quindi la responsabilità di autorizzare la presenza di quella determinata associazione, individuando anche il settore dello stadio dove collocarla. E’ ora di finirla con questo andazzo per cui si socializzano le disgrazie, ma si mantengono individuali i profitti. Se ci sono danni sarà la società calcistica a risponderne ed a trarne le conseguenze. In Gran Bretagna, Spagna e Germania si è partiti da situazioni ben peggiori ed ora si è in una situazione normalizzata. Ma lì i tifosi che si permettono anche solo di lanciare una banana in campo sono espulsi a vita dagli stadi’. Per quanto riguarda le pene quelle per danneggiamento di attrezzature o impedimento allo svolgimento di manifestazioni sportive viene innalzata da ‘sei mesi a tre anni’ a ‘da due a 6 anni’. Chi espone striscioni o scritte che inneggiano alla violenza vengono puniti con pene accresciute ‘ da uno a tre anni’, chi provoca il lancio di materiale pericoloso o invade il campo passa da una pena ‘da 6 mesi a 4 anni’ a una ‘da uno a 6 anni’. La stessa prevista per chi venga trovato in possesso di fuochi d’artificio. Nei casi di lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio d’ordine pubblico la reclusione ora prevista ‘da 4 a 10 anni’ diventa ‘da 6 a 12 anni’ per lesioni gravi, mentre per lesioni gravissime si passa da 2da 8 a 16 anni’ a ‘da 10 a 18 anni’.


Ne Parlano