‘Le recenti notizie sulla prossima uscita del fondo Clessidra dalla società Tirrenia, con il passaggio totale delle quote a Vincenzo Onorato, fanno riemergere le preoccupazioni sul futuro di Tirrenia e, soprattutto, dell’altra società controllata da Onorato: la Moby’.
Lo afferma il senatore Marco Filippi, capogruppo PD della Commissione Trasporti del Senato.
‘Torna a farsi forte il sospetto – continua Filippi – che l’operazione di salvataggio di Tirrenia non sia stato altro che un modo per scaricare sullo Stato i costi di un’operazione di ristrutturazione societaria del gruppo Moby, che verrebbe pagata a caro prezzo anche dai lavoratori. E’ già chiaro che l’antitrust ha espressamente vietato di fondere le due società, in quanto verrebbe a cadere ogni tipo di concorrenza, per cui vorremmo proprio capire dove possa portare questa nuova mossa di Onorato. Bisogna sempre ricordarsi che Tirrenia usufruirà ancora per molto tempo di un contributo pubblico di 72 milioni di euro annui, che però è legato a precise funzionalità e non può essere usato per cancellare ogni concorrenza, a danno di tutti: consumatori, contribuenti e lavoratori’.

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